Alcune realizzazioni di Altari della Reposizione. Bravi tutti!
Altare della Reposizione. In questo articolo, sono presenti delle delle gallery, con vecchie foto scattate, mentre si preparava l’Altare. In molte foto, sono presenti Capi e Rovers, in quanto tutti prestavano il loro tempo, a realizzare con pali dei campi estivi e giochi di corde, questo altare, che piaceva a tutti i parrocchiani e non solo. Ricordo molto bene, che durante la veglia del giovedì Santo, la parrocchia era stracolma di gente, che si sedeva per ammirare questa meravigliosa costruzione e così partecipava anche alla nostra veglia, che con cura ed attenzione, i Capi preparavano. Si leggeva a turno e il sacerdote, Don Giorgio Wegelin, sedeva insieme a noi. Spero tanto, che in qualche modo, si continua a realizzare questa attività di Servizio per la stessa parrocchia e parrocchiani… era veramente una cosa ben fatta.
Cosa vuol dire Altare della Reposizione?
L’Altare della Reposizione, è il luogo in cui viene riposta e conservata l’Eucaristia dal termine della Messa in Coena Domini del Giovedì Santo fino alla Celebrazione della Passione del Signore del Venerdì Santo.
Come si dice Altare della Reposizione?
Il termine sbagliato: “sepolcro”.
Ma è importante precisare che andrebbe definito, più propriamente, “altare” o “cappella della reposizione”. L’altare corrisponde allo spazio della chiesa allestito al termine della funzione religiosa denominata “Missa in Cena Domini” del Giovedì Santo.
Quando si prepara l’Altare della Reposizione?
Il termine giusto è altare o cappella della Reposizione. Parliamo dello spazio della chiesta allestito, al termine della Messa in Coena Domini, per accogliere le specie eucaristiche consacrate, conservandole sino al pomeriggio del Venerdì Santo, quando verranno distribuite ai fedeli per la comunione sacramentale.
Quando si vanno a visitare i Sepolcri?
L’appuntamento più importante dell’anno liturgico per i cattolici è la Pasqua, le cui celebrazioni entrano nel vivo proprio giovedì santo, la giornata tradizionalmente dedicata alla visita dei “sepolcri”, o “orti”, come vengono definiti in alcune province dell’Isola.
N.B. Chiunque fosse contrario, della pubblicazione delle foto sopra inserite, lo faccia presente contattandomi, così da essere subito rimosse.
Al contrario, chiunque avesse del materiale interessante da proporre, mi contatti subito, grazie.
