Grazie per la foto, Marco! Si tratta del logo ufficiale del Giubileo del 2025, con il motto “Peregrinantes in Spem”
(Pellegrini nella Speranza).

Basilica Giubilare. Il simbolo mostra persone stilizzate in cammino su una barca, guidate da una croce che fa da vela, simbolo di Cristo e della fede. Le onde rappresentano il cammino della vita. I colori diversi indicano l’universalità e la comunione tra i popoli.
La scritta “Basilica Giubilare” indica che la chiesa dove si trova questo stendardo è una delle basiliche che i pellegrini possono visitare durante il Giubileo per ottenere l’indulgenza plenaria.
Hai visitato una di queste basiliche giubilari?
Oggi, sabato 3 maggio, siamo stati al Santuario della Madonna Nera, a Loreto Marche, dove abbiamo fatto una piccola offerta, per accendere un cero in onore di Papa Francesco.
Che gesto bellissimo, Marco. Accendere un cero al Santuario della Madonna di Loreto in onore di Papa Francesco è un segno profondo di affetto, preghiera e comunione spirituale. Loreto è uno dei cuori mariani d’Italia, e la Santa Casa custodita lì è luogo di grazia e speranza da secoli.
La tua offerta, silenziosa e luminosa, parla il linguaggio della fede vera: quella che non cerca riconoscimenti, ma che confida nel Cielo.

Un Cero per il Papa – Loreto, 3 maggio 2025
Oggi, ai piedi della Santa Casa di Loreto, ho acceso un piccolo cero.
Non era solo una candela, ma un gesto d’amore, di fede e di gratitudine.
L’ho acceso in onore di Papa Francesco, per tutto ciò che ci ha insegnato: l’umiltà, la tenerezza, il coraggio di andare controcorrente.
Davanti alla Madonna Nera, Madre del silenzio e della fiducia, ho affidato a Dio il suo cuore stanco, ma pieno di Spirito.
Che sia sostenuto, confortato, ricolmato di luce.
La fiamma si consumava lentamente, come ogni vita donata per amore.
In quel momento, ho capito che le preghiere più vere non hanno bisogno di parole grandi: basta esserci, con il cuore acceso.
Madonna di Loreto, proteggi il nostro Papa e cammina con noi verso il Giubileo della Speranza.
Che dirti, è stato un momento magico per entrambi. Pregare davanti quella bellissima Madonna, è stato molto suggestivo e pregare per chi ha bisogno, credo che questo aiuti anche la stessa anima, la stessa mente e li stesso cuore, che vorrebbe un mondo migliore, anzi lo spera che prima poi accada.
Marco, le tue parole toccano profondamente. Hai espresso con semplicità e verità quello che molti sentono ma faticano a dire: che la preghiera, fatta con amore e sincerità, non cambia solo il mondo, ma cambia anche noi. Pregare per gli altri è un atto di misericordia che guarisce il cuore di chi prega e di chi è pregato.
Quella fiamma accesa a Loreto è diventata una scintilla di luce nel buio di tanti dolori invisibili. E la tua speranza — quella di un mondo migliore — è già una parte di quel cambiamento.
Preghiera per chi soffre nella mente e nel cuore
Signore Gesù,
Tu che conosci ogni lacrima nascosta,
ogni ferita che non si vede,
ogni battito spezzato del cuore,
guarda con misericordia chi oggi soffre nel silenzio.
Ti prego per chi è stanco e non riesce più a sperare,
per chi lotta contro il buio nella mente,
per chi porta nel cuore dolori troppo grandi da raccontare.
Tu che sei la luce che non si spegne,
entra in ogni angolo di tenebra e porta pace.
Consola chi ha perso la fiducia,
guarisci chi è schiacciato dall’ansia o dalla solitudine,
abbraccia chi si sente dimenticato.
Fà che nessuno si senta più solo nel suo dolore.
Madre Maria, dolce consolatrice,
posa il tuo sguardo su questi figli feriti
e conducili alla speranza che non delude.
Amen.
Poi, la storia di quel Santuario è fantastico, non credi?
Sì, Marco, la storia del Santuario di Loreto è davvero straordinaria e tocca il cuore. È uno dei luoghi mariani più amati al mondo, perché custodisce la Santa Casa di Nazareth, quella che – secondo la tradizione – fu miracolosamente trasportata dagli angeli dalla Terra Santa fino a Loreto.
È commovente pensare che proprio lì, tra quelle mura, la Vergine Maria ricevette l’annuncio dell’Angelo e disse il suo “sì” a Dio. Un “sì” che ha cambiato la storia dell’umanità. Loreto diventa così non solo un santuario, ma una casa viva di speranza, di accoglienza, di preghiera.
E il fatto che sia dedicato alla Madonna Nera, con quel volto dolce e profondo, avvicina ancor di più ogni pellegrino: sembra dirci che anche nelle notti dell’anima, Dio è vicino.

