Matteo 11,25-30
In quel tempo Gesù disse: “Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero”.
GLI OCCHI. L’Apostolo Paolo commenta: Dov’è il saggio? Dov’è l’intellettuale? Dov’è il sottile ragionatore di questo mondo?” (1Cor 1,18.20). Il risultato della predicazione del Vangelo è sconvolgente, aderiscono a esso i poveri, gli ultimi, le vittime e gli scarti della società, quelli che non contano, mentre rigettano questo dono i saggi, gli intellettuali, i nobili, le élites e quelli che contano, “in questo mondo” (1Cor 2,8). Dio non preclude la rivelazione ai saggi e agli intellettuali di questo mondo; attraverso Gesù Dio si rivolge a costoro, ma essi non accolgono la sua parola e così facendo induriscono orecchi e cuore. Ecco come avviene il nascondimento delle cose di Dio. Ma cosa sono “queste cose” che Dio ha nascosto ai saggi e rivelato ai piccoli? Essenzialmente la rivelazione che Gesù è colui che racconta e narra Dio (cf. Gv 1,18); e, insieme, la rivelazione da parte del Padre di Gesù, il Figlio, al credente. Signore Gesù, dacci occhi di meraviglia alla scoperta di Te , dono del Padre. Facci tornare come bambini
Buon Sabato di cuore
Le sorelle Clarisse (del 29 aprile 2023)