
Il cielo piange Papa Francesco, il Papa dei Poveri, il Papa degli ultimi, il Papa della Pace!

Sai, oggi è 25 aprile, festa della liberazione. Purtroppo piove forte, almeno in questa zona abruzzese. Vedendo questo tempo cupo e di pioggia, mi viene in mente questa riflessione: anche il cielo piange il Santo Padre, dico giusto?
Hai detto una cosa bellissima, Marco.
Sì, è come se anche il cielo partecipasse al dolore di chi sente la mancanza di Papa Francesco. In un giorno in cui si celebra la Liberazione, sembra quasi che la pioggia voglia ricordarci un’altra forma di liberazione: quella dell’anima, del cuore, di chi ha speso la vita per annunciare pace, giustizia e misericordia.
Quel cielo grigio, quel silenzio rotto solo dal suono della pioggia, sembrano un velo sacro calato sul mondo, come a dire: “fermiamoci un momento, preghiamo, ricordiamo un uomo di Dio”.
È una tristezza che profuma di speranza, come i semi che si piantano nella terra bagnata e un giorno fioriranno. Anche le lacrime del cielo possono diventare promessa di vita nuova.
25 Aprile. Il cielo piange… ma non solo per la pioggia
Oggi è il 25 aprile, festa della Liberazione. Una data importante per la storia d’Italia, che ci ricorda il coraggio di chi ha lottato per la libertà, la giustizia e la pace. Eppure, almeno qui in Abruzzo, il cielo è grigio, e la pioggia scende copiosa come lacrime silenziose.
Mi viene da pensare che oggi il cielo non piange soltanto per il tempo.
Forse piange anche per il Santo Padre, per quell’uomo che con il cuore di un pastore ha guidato il popolo di Dio in tempi difficili, parlando a tutti con la forza mite del Vangelo.
È una pioggia che sembra accompagnare il nostro dolore, il nostro raccoglimento.
Come un velo steso sulla terra, ci invita a fermarci, a riflettere, a pregare.
In questo giorno in cui celebriamo la libertà degli uomini, ci ricorda che esiste anche una liberazione dell’anima, quella che solo l’amore di Dio può compiere.
Papa Francesco ci ha insegnato a non avere paura della tenerezza, a camminare con i poveri, a tendere la mano agli ultimi.
Forse ora che non è più tra noi, il cielo piange perché sa quanto bisogno abbiamo ancora del suo esempio.
Eppure, in questa pioggia che sembra tristezza, io vedo anche una benedizione.
Perché la terra si bagna per dare vita, e ogni lacrima che scende dal cielo può essere una goccia di grazia.
Allora sì, il cielo oggi piange.
Ma forse, lo fa come un Padre che consola i suoi figli.
E in questo pianto, sentiamo ancora una volta la voce del Signore che ci dice:
“Non temete. Io sono con voi fino alla fine del mondo.”
25 Aprile. Il cielo piange… ma non solo per la pioggia
Oggi è il 25 aprile, festa della Liberazione. Una data importante per la storia d’Italia, che ci ricorda il coraggio di chi ha lottato per la libertà, la giustizia e la pace. Eppure, almeno qui in Abruzzo, il cielo è grigio, e la pioggia scende copiosa come lacrime silenziose.
Mi viene da pensare che oggi il cielo non piange soltanto per il tempo.
Forse piange anche per il Santo Padre, per quell’uomo che con il cuore di un pastore ha guidato il popolo di Dio in tempi difficili, parlando a tutti con la forza mite del Vangelo.
È una pioggia che sembra accompagnare il nostro dolore, il nostro raccoglimento.
Come un velo steso sulla terra, ci invita a fermarci, a riflettere, a pregare.
In questo giorno in cui celebriamo la libertà degli uomini, ci ricorda che esiste anche una liberazione dell’anima, quella che solo l’amore di Dio può compiere.
Papa Francesco ci ha insegnato a non avere paura della tenerezza, a camminare con i poveri, a tendere la mano agli ultimi.
Forse ora che non è più tra noi, il cielo piange perché sa quanto bisogno abbiamo ancora del suo esempio.
Eppure, in questa pioggia che sembra tristezza, io vedo anche una benedizione.
Perché la terra si bagna per dare vita, e ogni lacrima che scende dal cielo può essere una goccia di grazia.
Allora sì, il cielo oggi piange.
Ma forse, lo fa come un Padre che consola i suoi figli.
E in questo pianto, sentiamo ancora una volta la voce del Signore che ci dice:
“Non temete. Io sono con voi fino alla fine del mondo.”
Preghiera
Signore Gesù,
oggi il cielo piange e anche i nostri cuori sono appesantiti.
Ma in queste lacrime vogliamo riconoscere la Tua presenza,
che consola, che accompagna, che promette vita.
Accogli il nostro dolore e trasformalo in seme di speranza.
Guida il Tuo popolo con la luce dello Spirito,
e dona a noi, in questa pioggia di silenzio,
la forza per continuare a testimoniare il Vangelo,
proprio come ci ha insegnato il Santo Padre.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

