La nostra barca

…Una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui. Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero.

Marco 3,7-12

Gesù, intanto, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidone, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui. Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo. Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: “Tu sei il Figlio di Dio!”. Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.

La nostra barca

LA NOSTRA BARCA. Si può schiacciare Gesù? Sì, è possibile. Capita quando, nelle nostre giornate e nelle nostre cose da fare, non c’è mai spazio per il silenzio, per il raccoglimento, per l’ascolto, per la preghiera. Tutti dobbiamo dare a Gesù una “barca” su cui salire. Quando Gesù viene schiacciato dal fare e dalle mille cose delle nostre giornate, ce ne rendiamo subito conto per un motivo molto semplice: si oscura il senso della vita. Non riusciamo più a sentire per quale motivo fare tutte le cose che facciamo. Allora è proprio in quel momento che dobbiamo correre ai ripari e ricavarci uno spazio in mezzo alla folla. Ognuno ha il suo modo, ognuno ha la sua “barca”. C’è chi trova il suo spazio di preghiera svegliandosi dieci minuti prima al mattino. Chi si ricava una “porzione di ossigeno” nel cuore della giornata. O chi riesce a trovare uno spazio solo alla fine del giorno, quando il sole cala e i ritmi rallentano. In ogni caso, abbiamo bisogno di spazi, di “barche” dove permettere a Lui di esserci, senza essere schiacciato da altro. Così, un po’ alla volta, ci accorgeremo che c’è una pienezza che ci abita, ed è Gesù. Lì, dal fondo della nostra interiorità, ci parla, ci istruisce, ci indica, ci consola, ci libera… “Signore, che la mia vita sia sempre più riempita dalla tua presenza.”

Buona giornata!
Le sorelle Clarisse (del 21 gennaio 2021)

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