🌟 RAGGIO E IL PONTE DELLA GENTILEZZA

Raggio arriva in una terra divisa in due da un fiume largo e impetuoso. Su una sponda, la gente vive chiusa in sé stessa, nervosa e diffidente. Sull’altra, si racconta ci sia un villaggio in cui la pace regna sovrana.
Raggio vuole raggiungerlo. Ma non c’è nessun ponte, né barca. Solo un cartello, con parole scolorite dal tempo:
“Attraverserai solo se il cuore sarà leggero.”
Confuso, Raggio inizia a camminare lungo la riva. Incontra una donna anziana che fatica a raccogliere la legna: lui la aiuta. Poi vede un bimbo che ha perso il suo aquilone: glielo riporta. Infine, consola un uomo triste, offrendogli parole buone e un abbraccio.
Appena termina il terzo gesto, una luce dorata appare sull’acqua. Pian piano, si forma davanti a lui un ponte trasparente, fatto di luce e gocce di gentilezza, che si materializza sotto i suoi piedi.
Dall’altra parte, lo accoglie Gaia, una giovane con un fiore tra i capelli, che dice:
“Il Ponte della Gentilezza appare solo a chi dona senza chiedere nulla in cambio. È costruito con gesti veri, piccoli, ma eterni.”
Raggio attraversa, stupito e felice, e capisce che la gentilezza è una chiave. Non serve essere forti, né ricchi, né famosi… basta un cuore disponibile.
💬 Riflessione finale:
“Ogni gesto di gentilezza è un mattone invisibile. Un giorno, ti accorgerai che con quei mattoni hai costruito un ponte… e qualcuno, grazie a te, riuscirà ad attraversare il fiume.”


