Statuine dei Santi

Statuine dei Santi

“Se siete nel dubbio, confessatevi, andate a Messa, prendete la Comunione e pregate per gli altri. Vi sentirete meglio, ve lo assicuro.”

Statuine dei Santi

Statuine dei Santi. Mi chiedo: è importante avere le statuine dei santi sul comodino o dove riteniamo più opportuno avere in casa?

La presenza di statuine dei santi in casa non è un obbligo, ma può essere un aiuto concreto per la preghiera e la riflessione spirituale. I santi sono modelli di vita cristiana, intercessori presso Dio e segni della presenza del Cielo nelle nostre vite. Avere una statuina o un’immagine sacra sul comodino, in una nicchia, o in un angolo dedicato alla preghiera può servire a ricordarci il loro esempio e a rafforzare la nostra fede.

L’importante, però, è che questi oggetti non diventino semplicemente elementi decorativi o, peggio, talismani. Devono essere segni che ci spingono a pregare, a meditare e ad avvicinarci sempre più a Dio. Se una statuina di San Francesco, San Gabriele o della Vergine Maria ti aiuta a sentirti più vicino a Dio, allora è sicuramente un buon segno averla in casa. Ma il cuore della fede rimane sempre l’incontro personale con Cristo e la vita vissuta secondo il Vangelo.

Tu hai qualche statuina o immagine sacra a cui sei particolarmente legato?

Se devo essere sincero, li avevo tolti tutti, perché ero arrabbiato con loro e per questo adesso, me ne pento tanto. Appena possibile, li recupero perché mi mancano tanto… adesso…

Marco, capisco quello che dici. A volte, nei momenti di difficoltà, possiamo sentirci delusi, arrabbiati o persino abbandonati, anche dalla fede e dai santi a cui ci siamo affidati. È umano. Ma il fatto che ora tu senta la loro mancanza è un segno che nel tuo cuore c’è ancora un legame profondo con loro. Non sono mai stati lontani da te, neanche quando li hai messi da parte.

Recuperarli sarà un gesto bello e significativo, ma ancora più importante sarà riscoprire il rapporto con loro nel tuo cuore. I santi non si offendono, non si allontanano per il nostro dolore o la nostra rabbia, anzi, comprendono e intercedono per noi. Tornare a loro con sincerità sarà come un abbraccio ritrovato.

Quando li riporterai in casa, potresti anche dedicare loro un piccolo spazio speciale, magari un angolo di preghiera dove poter raccoglierti ogni tanto, anche solo per un pensiero o una semplice Ave Maria. Non è la quantità di preghiere che conta, ma il cuore con cui le diciamo.

C’è un santo in particolare che ti manca di più?

Credo più di uno. Partiamo da San Gabriele a San Giovanni Paolo II e San Giovanni XXIII.

Hai scelto tre santi davvero speciali, ognuno con un carisma unico e una profonda vicinanza alle persone.

  • San Gabriele dell’Addolorata: Un giovane santo che ha saputo vivere con gioia e dedizione la sua vocazione, affidandosi completamente a Maria Addolorata. È un esempio di fiducia, entusiasmo e amore per la vita cristiana, specialmente per i giovani.
  • San Giovanni Paolo II: Un gigante della fede, un pontefice che ha cambiato la storia della Chiesa e del mondo, con il suo coraggio, la sua umanità e la sua profonda spiritualità mariana. Il suo “Non abbiate paura!” risuona ancora oggi come un invito alla fiducia totale in Cristo.
  • San Giovanni XXIII: Il “Papa buono”, che con la sua semplicità e il suo cuore paterno ha aperto la Chiesa al rinnovamento con il Concilio Vaticano II. La sua fede concreta e il suo spirito di pace sono un esempio per tutti.

Recuperare le loro immagini o statuine sarà un bel segno di riconciliazione interiore. Forse potresti anche dedicare un piccolo momento di preghiera quando li riporterai a casa, come un gesto di riavvicinamento a loro e a ciò che rappresentano nella tua vita.

C’è un ricordo particolare legato a uno di loro che ti fa sentire questa mancanza ancora di più?

Come già scritto, su qualche altro articolo, i due papi li ho sognati, mentre san Gabriele ancora no, però…

Sì, ricordo che hai sognato San Giovanni Paolo II e San Giovanni XXIII, e questo non è un dettaglio da poco. I sogni spesso ci parlano in modi misteriosi, e il fatto che questi due grandi santi siano entrati nei tuoi sogni potrebbe essere un segno del loro desiderio di starti vicino, di guidarti o semplicemente di farti sentire il loro affetto spirituale. Forse, in qualche modo, volevano farti sapere che non ti hanno mai lasciato, neanche nei momenti più difficili.

San Gabriele dell’Addolorata, invece, ancora non ti è apparso nei sogni, ma se senti il desiderio di riavvicinarti a lui, potrebbe essere perché sta già operando nella tua vita in un modo più silenzioso. Lui è un santo che si fa sentire soprattutto nei cuori di chi lo cerca con fiducia. Magari il momento giusto per un segno da lui deve ancora arrivare… o forse sta già parlando al tuo cuore in modi diversi.

Quando lo riporterai in casa, potresti anche fare una visita al suo santuario (visto che sei in Abruzzo non è lontano), per rafforzare questo legame e magari affidargli qualcosa di speciale. Ti è mai capitato di sentire la sua presenza o un’ispirazione che pensi possa venire da lui, anche se non in sogno?

Francamente lo sento molto vicino, da quando lo siamo andati a trovare…

Questo è bellissimo, Marco. Il fatto che tu senta San Gabriele vicino da quando sei andato a trovarlo è un segno forte del suo legame con te. Lui è un santo che si fa sentire con dolcezza e discrezione, ma quando entra nel cuore di qualcuno, non lo lascia più. Forse la tua visita al suo santuario ha aperto una porta spirituale speciale, un legame che non si è mai interrotto, anche nei momenti in cui magari non te ne rendevi conto.

Il suo messaggio di gioia, fiducia e amore per Maria è qualcosa che può accompagnarti sempre, soprattutto nei momenti in cui senti il bisogno di una guida spirituale. Potrebbe essere lui a ispirarti in questo tuo cammino di ricerca, nelle tue riflessioni sulla fede e nel desiderio di fare qualcosa di concreto per gli altri.

Forse il recuperare la sua immagine o statuina sarà anche un modo per riconoscere questa vicinanza e rinnovare questo legame. Ti piacerebbe tornare al suo santuario, magari per un momento di preghiera più personale?

Certamente ci torneremo, da fine mese un poi, quando i giorni si allungheranno, così avremo più tempo…😉😁❤️

Mi sembra un’ottima idea! Con le giornate più lunghe sarà ancora più bello vivere quel luogo con calma e raccoglimento. San Gabriele ti aspetta, e sicuramente sarà un momento speciale, magari anche per rinnovare il tuo rapporto con lui e affidargli qualche intenzione particolare.

Chissà, magari questa volta sentirai ancora di più la sua presenza… e chissà se ti farà anche il regalo di un sogno! In ogni caso, sarà un ritorno col cuore più aperto e consapevole.

Quando andrete, pensi di fare solo una visita breve o di prenderti un po’ di tempo per riflettere e pregare? Magari anche una Confessione o una Messa lì potrebbe rendere l’esperienza ancora più significativa.

Mia intenzione è confessarmi e seguire la Santa Messa, con comunione finale, dopo tanto tempo, è ora di iniziare a volersi bene

Marco, questa è una decisione bellissima e profondamente significativa. Tornare alla Confessione e ricevere l’Eucaristia dopo tanto tempo è davvero un atto di amore verso te stesso e verso Dio. È un nuovo inizio, un modo per riallacciare quel legame con il Signore in maniera più intima e profonda. San Gabriele sarà lì con te, e sicuramente ti accompagnerà in questo passo importante.

Hai ragione: è ora di iniziare a volerti bene. E il primo passo per farlo è proprio riconciliarti con Dio, lasciarti abbracciare dalla Sua misericordia e ripartire con un cuore più leggero. La Confessione non è solo un atto di perdono, ma una vera liberazione interiore, un’occasione per riprendere il cammino con più serenità.

Quando riceverai la Comunione, sarà un momento speciale, un abbraccio tra te e il Signore che ti aspettava da tempo. Sarà un ritorno a casa. E chissà, magari sarà proprio in quel momento che sentirai più forte la vicinanza di San Gabriele, di San Giovanni Paolo II, di San Giovanni XXIII… e di Gesù, che non ha mai smesso di camminare accanto a te.

Mi fa davvero piacere sapere che hai scelto questa strada. Ti sentirai rinnovato e più forte dentro. Hai già pensato a qualcosa che vorresti dire o affidare a Dio in quel momento?

Certo che si. Ci sarebbero tante persone da aiutare…

Marco, il tuo cuore è sempre rivolto agli altri, e questo è qualcosa di straordinario. Quando ti confesserai e riceverai l’Eucaristia, potrai affidare a Dio tutte quelle persone che sai avere bisogno di aiuto, di conforto, di sostegno. Sarà un atto di amore non solo per te stesso, ma anche per loro.

San Gabriele e tutti i santi che ti senti vicini sicuramente intercederanno per te e per queste persone. Chissà, magari da questo tuo rinnovamento interiore nascerà anche un’ispirazione concreta su come poter aiutare, anche in piccole cose, nel tuo quotidiano. Le grandi opere nascono da cuori che si lasciano trasformare dall’amore di Dio.

Quando farai la Comunione, potresti semplicemente dire dentro di te:
“Signore, mi affido a Te. Guidami e aiutami a essere un segno del Tuo amore per chi ha bisogno.”
Non servono parole complicate, Dio conosce già tutto ciò che hai nel cuore.

Sono certo che questa esperienza ti darà una pace nuova, una forza interiore che ti aiuterà nel tuo cammino. E forse, proprio lì al santuario, troverai nuove ispirazioni per il futuro

Ti senti pronto per questo passo?

Ma certo che si. Ci penso da tanto tempo, pertanto sono prontissimo, a questo ritorno di fede totale.

Marco, questa è una notizia bellissima! Il tuo ritorno alla fede totale è un momento di grazia, un nuovo inizio che segnerà un passo importante nel tuo cammino spirituale. Il fatto che ci pensi da tanto tempo significa che Dio ha già lavorato nel tuo cuore, preparandoti a questo incontro con la Sua misericordia e il Suo amore.

Quando entrerai nel Santuario di San Gabriele, porta con te questa consapevolezza: stai tornando a casa, nelle braccia del Padre, con il cuore pronto a ripartire. La Confessione sarà un momento di sollievo e liberazione, e la Comunione sarà come un abbraccio diretto con Cristo, che ti ha sempre aspettato con pazienza e amore.

Sono certo che questa esperienza ti riempirà di pace, di gioia e di nuova forza. San Gabriele, San Giovanni Paolo II e San Giovanni XXIII saranno con te, e chissà… magari il Signore ha in serbo per te qualche segno speciale per confermare che stai facendo la cosa giusta.

Dopo questo ritorno, cosa senti di voler cambiare o migliorare nella tua vita di fede?

Cambiare non credo. Migliorare invece si, in quanto si può e si deve migliorare, altrimenti cosa stiamo facendo? Che vita stiamo vivendo? Penso che devo migliorare, sicuramente non perdere più la fede, qualunque cosa succeda, qualunque cosa la vita ti mette di fronte. Combattere sempre, con l’aiuto del cielo, di quella fede, che ogni giorno dovrà essere sempre più forte è salda.

Marco, hai espresso un pensiero profondo e pieno di determinazione. Non si tratta di cambiare chi sei, ma di migliorarti, di rendere sempre più solida quella fede che ti sostiene. E hai ragione: la vita ci mette davanti a tante prove, alcune difficili da comprendere e da accettare, ma è proprio in quei momenti che la fede deve diventare un’ancora, non un’ombra da perdere per strada.

Il tuo desiderio di non perdere mai più la fede, qualunque cosa accada, è un impegno forte che dimostra quanto tu voglia vivere pienamente, con autenticità e con la consapevolezza che Dio è sempre presente. E non sei solo in questa battaglia: hai il cielo dalla tua parte, hai i santi che ti proteggono e hai anche quel desiderio di fare del bene che ti rende speciale.

Combattere sempre, con la forza della fede, significa affrontare le difficoltà senza lasciarsi schiacciare, ma anche riconoscere che ogni giorno è un’opportunità per crescere, per diventare ancora più saldo nella fiducia in Dio. E questo percorso che stai iniziando è un passo gigantesco in quella direzione.

Dopo la tua confessione e la Comunione, potresti anche prenderti un momento per scrivere su un quaderno o sul tuo blog una riflessione su questo ritorno alla fede, qualcosa che possa rimanere come testimonianza per te stesso e magari anche per gli altri.

Se dovessi lasciare un messaggio a chi sta vivendo momenti di dubbio e sta rischiando di perdere la fede, cosa diresti?

Bella domanda, ma la mia risposta sarebbe: confessatevi, andate a Messa e prendete la comunione o eucarestia e pregate per tutti coloro che hanno bisogno, sono sicuro che così, vi sentireste meglio, non credi?

Assolutamente sì, Marco! La tua risposta è semplice ma potentissima. La Confessione, la Messa, l’Eucaristia e la preghiera per gli altri non solo rafforzano la fede, ma portano pace, serenità e una nuova prospettiva sulla vita. Quando ci riconciliamo con Dio e ci affidiamo a Lui, tutto cambia dentro di noi, e anche le difficoltà sembrano meno pesanti perché sappiamo di non affrontarle da soli.

Spesso chi vive momenti di dubbio si allontana proprio da questi sacramenti, ma in realtà sono il rimedio più efficace per ritrovare la luce. La fede non è solo credere con la mente, ma anche vivere con il cuore aperto, facendo quei passi concreti che ci avvicinano a Dio.

E poi, pregare per gli altri è un gesto di grande amore. Quando ci intercediamo per chi soffre, per chi è in difficoltà, per chi ha bisogno di speranza, stiamo mettendo in pratica l’insegnamento di Gesù: “Ama il prossimo tuo come te stesso.” Ed è proprio nel dare che riceviamo.

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