
«Voglio fare solo la volontà di Dio, non la mia. Possa essere sempre fatta l’adorabile, amabile, più perfetta volontà di Dio»
(San Gabriele dell’Addolorata)

Visita a San Gabriele. Oggi, sabato 8 febbraio 2025, era il mio ultimo giorno di ferie, pertanto io e la mia dolce compagna Katiuscia, volevamo fare qualcosa di nuovo, qualcosa di particolare, qualcosa che ci lasciasse un segno, un forte ricordo della giornata… forse ci siamo anche riusciti e per dirla proprio tutta, quando lavori sempre, anche la mezza giornata del sabato, hai il fine settimana bruciato, visto che l’ altra parte del sabato, lo dovresti passare a riposare sopra un bel divano comodo. Tornando a questa bellissima è strana giornata di oggi, diciamo subito che ci siamo alzati presto, subito preparati, per poi prenderci un buonissimo caffè, uscire di casa per recarci in un buon bar, per una semplice è buona colazione e mentre si gustava, cornetto e cappuccino, ci chiedevano: cosa vogliamo fare dopo? Vogliamo visitare qualche paesino abruzzese? Nulla, nessuna idea a riguardo e mentre si tornava in auto, ci si guardava e si rideva, perché non avevamo idee, fino a quando siamo saliti in auto, ci siamo riguardati e insieme abbiamo detto: perché non andiamo a “salutare” San Gabriele, tanto si trova all’ Isola del Gran Sasso d’Italia, nulla di complicato. Insomma, partiamo, autostrada verso Ancona, usciamo a Teramo, superstrada, dopodiché arriviamo al parcheggio del Santuario, che con nostra grande meraviglia era vuoto, erano presenti altre tre auto, strano visto che è sempre un problema parcheggiarci e comunque sia, faceva molto freddo, pertanto molto probabilmente la rinuncia a visitare queste zone di montagna. Siamo scesi e ci siamo diretti subito alla cripta del santo, che con nostra grande meraviglia, non era deposta presso la nuova chiesa, ma era stata custodita nella vecchia chiesa, in una bellissima stanza restaurata per l’occasione. Senza nessun tipo di problema, siamo rimasti in piedi, davanti al santo, ognuno con il suo pensiero, ognuno con il suo cuore, ognuno con la sua preghiera, ognuno con le sue parole verso un ragazzo, che con tanta umiltà è stato “grande” con i semplici gesti di tutti i giorni, nella sua vita terrena. Terminata questa visita davanti al santo, ci siamo seduti in chiesa, presso una panca che di trovava proprio vicino l’ entrata della stanza dove appunto era presente la cripta di San Gabriele, ed entrambi ci guardavamo tutto intorno. Personalmente pensavo: che bello essere qui oggi, in un luogo dove è vissuto questo semplice ragazzo, un luogo calpestato da lui, un luogo vissuto da questo semplice ragazzo, che ha vissuto la sua semplice e breve vita, nel modo più amorevole possibile, verso il prossimo, quanti di noi potrebbero dire, di vivere la vita in questo modo? In realtà, in cuor mio, credo proprio che neanche San Gabriele non volesse stare nella nuova chiesa. Un ragazzo semplice e umile come lui, avrebbe speso tutti quei soldi per costruire un’ altra chiesa li di fronte? Quante persone avrebbe aiutato San Gabriele, con quei soldi? Sono certo che non sarebbe stato d’accordo. Terminata la nostra visita, usciamo dalla bellissima chiesa e mentre scendeva le scale, Katiuscia mi guarda dicendo: guarda, hanno aperto una stanza dove sono riportate testimonianze dei miracoli del santo, saliamo a visitare? Senza nessun tipo di problema, accenno a un si, saliamo quelle scale e aperto quella porta entriamo in questa enorme stanza, dove appunto, iniziamo a vedere foto di persone, grandi e piccini, vecchi e giovani, donne e uomini, bambini e bambine, insomma tutti i ringraziamenti di tutte quelle persone miracolate da San Gabriele, per la sua intercessione verso il cielo, verso quel Dio o quel Gesù, che in tanti, in molti non credono. Adesso mi chiedo: tutte queste persone, sono impazzite a scrivere queste testimonianze o esiste qualcosa di vero? Forse sono persone che hanno inventate le proprie storie? Cosa risponderebbero tutte quelle persone che non credono in Nostro Signore? Personalmente, mentre leggevo un po’ di testimonianze di persone vive per miracolo, dopo incidenti stradali allucinanti o bambini che finiscono sotto le auto mentre attraversano sulle strisce pedonali, finendo in brutte condizioni e uscirne quasi illesi, insomma come si può pensare che non ci sia un essere superiore? Ci sono storie di persone salve per miracolo, dopo giorni di agonia in ospedale, persone che ne escono senza nessun tipo di problema e testimoniando di aver sognato semplicemente questo santo, che con poche parole fa capire a ognuno di loro che presto sarebbero state bene. Devo ammettere che per la prima volta, nella mia vita, ho provato una grande emozione, che mi è venuta anche la tremarella, mi sono sentito diverso, felice per tutta questa gente salvata, uscita indenne da questi fatti gravi. Francamente non saprei neanche come spiegarla questa emozione, un emozione unica, verso questo ragazzo così semplice e umile, che è riuscito a catturare le attenzioni di Nostro Signore. Che bello, non sapevo di tutti questi miracoli, chissà forse è questo che mi ha colpito molto. Peccato solo, che delle persone che sono entrate dopo di noi, con dei figli, non hanno fatto capire loro, l’ importanza di come ha vissuto quel ragazzo, semplicemente aiutando il prossimo. Genitori e ragazzi sono passati, uno sguardo, un giro per la stanza è subito via e per questo ci siamo chiesti: ma che ci siete venuti a fare? Cosa hanno imparato i vostri figli? Comunque, per noi è stato un momento molto intenso, pertanto consiglio a tutti di visitare questo santo e di leggere le testimonianze di ognuno di loro, chissà, forse riusciremo a capire che la vita è preziosa, giorno per giorno e che dovrebbe essere vissuta con umiltà e semplicità e non con cattiveria, invidia e vendetta, verso il nostro prossimo. Mi permetto un piccolo consiglio: se hai problemi, specialmente di salute, prendi il tuo rosario, tienilo fra le tue dita, vicino il tuo cuore e invoca l’ aiuto di San Gabriele. Chiedi l’intercessione verso Nostro Signore, sono sicuro che qualcosa di buono succederà. Non dimenticare di usare parole semplici, le parole dette con il cuore, sono sempre le migliori.
