Una nuova storia, una nuova opportunità di “vivere”, per tutti voi.
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Il Paradiso per due – Ep. 3 – Presente! – Augusto nel frattempo, arrivò nel luogo, dove da lontano, insieme ad Adriano, aveva visto quelle luci, così forti e vivaci, belle da vedere. Entrò in quel luogo per lui molto famigliare e si rese conto subito, che era uno stadio, una di quelle costruzioni, realizzate per i grandi eventi. Mentre faceva il suo giro panoramico della struttura, senza farsi sfuggire nulla, sentì delle voci molto familiari e cercò di saperne di più, avvicinandosi a questo gruppo di atleti, che parlavano fra di loro. Ovviamente Augusto, con molta disinvoltura, cercò di avvicinarsi sempre di più a loro e quando senti dire: Spero che arrivi presto, altrimenti saranno guai grossi. Come un lampo si girò verso di loro e disse a gran voce: Presente! Tutti si girarono verso di lui, è solo uno, il portavoce rispose: Ma tu chi sei? Rispose Augusto, con voce soffusa: Mi chiamo Augusto, ho sentito che vi mancava un’atleta e ho pensato, che potevo essere io il sostituto. Rispose il portavoce del gruppo: Scusami, perché hai pensato questo? Rispose Augusto: Francamente mi è venuto spontaneo, non volevo fare lo strafottente, perdonatemi. Un altro atleta del gruppo rispose: Non preoccuparti, l’avevamo immaginato. Ma tu sai chi siamo noi? Non riconosci nessuno? Accidenti rispose Augusto, adesso che vi guardo meglio, certo che vi riconosco. Allora tu sei, Paolo Rosi, Gianluca Viali, Sini Milović e tu aspetta, non ci posso credere, tu sei Diego Armando Maradonna e sei anche il portavoce, come ho fatto a non riconoscervi? Dietro di lui, una voce: Non ti dimenticare di me, chi sono: Tu sei Pelle’ vero? Si ragazzo, sono proprio io e c’è ne sono ancora tanti altri da presentarti. Rispose Augusto: In che senso, sapevate che dovevo arrivate io allora? Rispose il portavoce Maradonna: Ma certo che lo sapevamo, quando ti sei avvicinato e di te che parlavamo e sapevamo anche, che ci stavi ad ascoltare. Adesso dai, basta con queste chiacchiere e vieni con noi, che possiamo iniziare la partita. Rispose Augusto: Quale partita? Io giocare con voi, non mi sembra il caso, non sarei proprio all’altezza della situazione. Rispose Viali: Ricordati sempre, che sei in Paradiso, qui funziona tutto diversamente e tu continui a non ricordarlo. Adesso dobbiamo giocare una partita di campionato e la nostra squadra è la nuvola Blu e giocheremo contro la nuvola Rossa, prima in classifica e per questo, abbiamo deciso di giocare tutti nella stessa squadra. Rispose Augusto: In pratica, potete giocare dove volete, non avete una squadra fissa giusto? Esatto, rispose Viali, qui si gioca per divertirsi e fare divertire. Vieni a vedere. Vedi, è presente un campo da gioco, una bella palla, tanti giocatori e un pubblico che tifa la propria squadra. Rispose Augusto: Ma quante squadre ci sono: Viali e gli altri si misero a ridere rispondendo: Qui ci sono squadre infinite. Pensa, che ogni nuvola ha una sua squadra. Le nuvole che vedi dalla terra, possono essere bianche o al massimo grigie, ma qui invece, ogni nuvola ha un suo colore prestabilito, che ovviamente dalla terra non potresti mai vedere. Adesso tu giocherai con noi, senza nessun tipo di problema. Mentre continuavano a spiegargli, tutti i giocatori entrarono in campo e Augusto, si rese conto che era presente tanta luce e si chiedeva, da dove arrivasse tanta grazia, ma non chiese nulla, anche se la curiosità era tanta, visto che sembrava notte, in quanto una sola parte, era molto buia. Maradonna, lo guardò e gli disse: Ho capito cosa pensi. Questa è una parte di Paradiso sempre illuminato, dagli stessi tifosi. Erano i loro cuori così puri e semplici, a emanare tanta luce, bella e radiosa. Sai Augusto, in questo stadio, possono solo entrare persone, dal cuore tenero e aperto al vero tifo, fuori coloro che vorrebbero creare dissidia fra di noi. Sai, ci sono anche anime impure e cattive, che possono entrare in Paradiso, che riescono a superare le barriere di attenzione e per questo fai molta attenzione con chi parli e con chi ti confronti ok? Ma certo, cercherò di stare attento e grazie per avermi avvertito. Rispose Viali: Nessun problema e adesso dai, iniziamo la partita, che tutti aspettano. La partita ebbe inizio. Ci furono grandi colpi di scena, da ambe due le parti. Le due squadre si affrontarono a viso aperto, senza nessuna difficoltà e tanti furono i contropiedi, da entrambe le squadre, perché entrambi volevano vincere a ogni costo. Augusto fu molto divertito e non avrebbe mai immaginato di giocare con grandi campioni, che lui conosceva di nome e di fama mondiale. Giocate e tocchi splendidi, fecero di quella partita, una delle più importanti, giocate fino a quel momento e lui ne faceva parte. Solo dopo un po’ di tempo, Augusto si accorse di non sentire fischi in campo e voltandosi più volte, si rese conto, che non era presente una terna arbitrale e si fermò pensando, fra se e se: Ma come è possibile giocare, senza un giudice sportivo? Maradonna si fermò e gli chiese: Caro Augusto, a cosa stai pensando ed ancora: Ho capito, non vedi arbitro in campo vero? Augusto fece un cenno di si con la testa e Maradonna si mise a ridere rispondendo: Ma qui siamo in Paradiso, l’onestà è uno dei valori importanti per restarci e pertanto, quando un giocatore si ferma per un fallo subito, deve essere veritiero, altrimenti scattano le punizioni a chi non ammette la verità, questo vale per chi lo ha commesso e per chi lo subisce. Certamente ti sconsiglio di non simulare mai un fallo, sai potresti ritrovarti in un mare di guai. Rispose Augusto, con un po’ di paura: Addirittura, mi ritrovare i in un mare di guai mi dici? Meno male che siamo in Paradiso, non dovrebbe essere tutto perdonato? Qui rispose Viali dicendo: Ma è così. Solo che non sono tollerati, comportamenti che portano alla disonestà. Ok, ho capito rispose Adriano. Nel frattempo, la partita continuò ad alti livelli e fu proprio la squadra di Augusto che la vinse, con un bel punteggio e lo stesso Augusto, segnò anche un calcio di rigore. La partita terminò e Augusto chiese: Ma dove sono gli spogliatoi? Qualcuno rispose: Ma tu caro mio, hai la testa dura. Ancora non capisci che non hai un corpo? Che pensi di fare la doccia? Aspetta ancora qualche minuto, è tornerai vestito normale. Rimasero per qualche minuto fermi e così facendo, Augusto si rese conto che era tornato normale, gli stessi vestiti, con il quale era arrivato in Paradiso. Augusto chiese ancora: Scusate, ma chi erano i presenti del pubblico? Mi spiego meglio. Il pubblico che ci stava vedendo, da chi era formato? Qualcuno rispose: Mi sembra di aver visto, tantissimi angeli, arcangeli e dopo tanto, presente anche l’Angelo Responsabile. L’angelo responsabile? Chi sarebbe o più semplicemente, cosa fa? Maradonna chiese: Ma non sai nulla su questo argomento? Zero totale, rispose Augusto e allora rispose Maradonna, adesso ti faccio raggiungere da una mia amica: L’angelo del calcio, responsabile di tutti i campi sportivi del calcio del paradiso, sono certo che la riconoscerai. Ok rispose Augusto, allora lo aspetterò qui e mentre si metteva in ordine i capelli, l’abbigliamento e si guardava allo specchio, per essere più in ordine possibile, si sentì chiamare da qualcuno che non conosceva, in quanto non riconobbe la voce, subito di voltò e disse: Salve, posso aiutarla? Augusto si girò e vide questa ragazza che attendeva una sua risposta, che non si fece attendere dicendogli: Salve, francamente non so, se è lei la persona che stavo aspettando. Rispose la ragazza: Mi guardi bene e mi dica, se posso essere io. Allora Augusto, cerco di capirci qualcosa e oltre a comprendere, che la ragazza era molto carina, notò subito che dentro / sopra l’aureola, era presente un immagine di un piccolo stadio, con una piccola palla da calcio, dove si sentiva, a bassa voce, strilli e canti da stadio e subito Augusto disse: Credo che sia proprio lei la persona giusta, che dovevo incontrare. Inoltre volevo chiederle: Ma come mai si sentono questi canti e strilli da stadio? Vede, rispose la ragazza, in questo momento è in atto una partita e io, diciamo che la seguo in diretta, forse questa è la parola giusta, per fargli capire come funziona qui. Io vedo tutte le partite e mi tocca seguirle, una per una e quindi, appena termina una ne inizia un altra e quindi, di quella partita, conosco tutto ciò che succede. Adesso, ti è chiaro tutto? Credo proprio di sì, rispose Augusto. Adesso che ci penso, piacerebbe essere anche a me, un angelo con un impegno del genere. Nel frattempo, Adriano era andato nel luogo, dove si erano lasciati l’ultima volta, aspettando con molta pazienza Augusto, che tardava ad arrivare e mentre lo stesso Augusto chiacchierava con l’angelo del calcio disse: Accidenti, adesso dovrei andare dal mio amico, perché sento che mi sta aspettando. Ti chiedo, mio caro angelo, se possiamo vederci subito dopo. L’angelo del calcio rispose: Allora caro Augusto, facciamo in questo modo, andiamo dal tuo amico Adriano insieme, per poi trovarci, tutti insieme, dall’Angelo Responsabile, colei che decide le sorti di ogni anima, che vuole donare del proprio tempo, per assumersi tale responsabilità e non credere sia facile. In che senso, chiese Augusto e mentre Augusto fece questa domanda, si sentì chiamare da Adriano che gli disse: Ciao Augusto, ma quanto ci hai messo a venire. Allora, che mi racconti, come è andata? Hai trovato ciò che cercavi? Rispose Augusto: In parte ho fatto di meglio, mi hanno presentato l’angelo del calcio, che ci porterà adesso dall’Angelo Responsabile, ma questa, è tutta un’altra storia.

