Il Paradiso per due

Il Paradiso per due

Un nuovo racconto, una nuova storia, per tutti voi!
(Tempo di lettura, 10 minuti).

Il Paradiso per due
Immagine di Gerd Altmann da Pixabay

Il Paradiso per dueEp. 1Arrivo in cielo – Che strana è la vita! Proprio così, per due giovani che l’anno persa lo stesso giorno. Adriano e Augusto, erano due perfettamente sconosciuti e non potevano mai immaginare, che sarebbero diventati grandi amici, ma non su questa terra. Adriano, era un giovane musicista, che per strani motivi, sfortune della vita e scelte sbagliate purtroppo, si ritrova a svolgere qualunque tipo di lavoro, se voleva vivere la vita in modo dignitoso, sia per lui stesso che per la famiglia. Augusto, aveva un modo diverso di vedere la vita e guardare al futuro, proprio non voleva, così si divertiva, ogni volta che poteva e non prendeva niente sul serio, neanche il lavoro, che amava tanto. Si divertiva molto con gli amici, specialmente nella squadra di calcio, in terza categoria, anche se non era il massimo per un giocatore, lui comunque riusciva a cavarsela abbastanza bene in campo e per questo il mister gli dava spesso fiducia. Ovviamente, lui sapeva che il mister era sempre gentile con la sua persona, perché aveva tanti soldi e tramite la sua azienda, era riuscito a comprare tutti i completi, per tutti i giocatori, maglie e pantaloni sponsorizzati e inoltre, si era preso anche il lusso di comprare, oltre le borse, anche profumi e saponi, prodotti di marca, insomma, il posto in squadra, anche lui l’aveva guadagnato, anche se in modo diverso dagli altri. Entrambi, avevano la loro vita, che tutto sommato, procedeva nel miglior modo possibile, anche se in modo diverso. Un giorno, entrambi si ritrovarono davanti un cancello strano, molto strano, perché era di un colore bianco avorio, contornato di bellissime nuvole bianche, che facevano da sfondo e da lontano,  si sentiva della musica molto melodiosa, bellissima da ascoltare, che Adriano disse: Che bella musica, rilassante per le mie orecchie, mi sembra di essere in Paradiso. Furono parole incredibili, senza sapere che era approdato, vicino a un luogo magico e bellissimo. Adriano, sentì un rumore vicino e voltandosi vide un altro giovane, che si guardava tutto intorno e non capiva assolutamente, dove si trovava. A questo punto, Adriano si presentò e disse al giovane: Piacere, mi chiamo Adriano. Anche lei si trova in questo posto? Mi sa dire, dove ci troviamo? Rispose l’altro giovane: Piacere, mi chiamo Augusto, stavo per farle la stessa domanda. Entrambi si giravano e si guardavano attorno e Adriano disse: Ma che luogo strano è questo? Mi sembra di non sentire più dolori, anzi, sento una pace interiore, mai avvertito prima. Augusto invece, sempre sicuro di se stesso disse: Io ho tanto da fare, non ho tempo per queste sciocche riflessioni. Adesso vado via, vediamo dove porta questa strada e rivolgendosi ad Adriano disse: Allora ci si vede in giro va bene? Ciao e buona giornata. Adriano non disse nulla, rimase lì, davanti quel cancello, perché quel luogo gli ispirava fiducia e per questo decise di non muoversi e mentre Augusto, con un passo lungo, si avviava a prendere una strada che non conosceva, davanti il  cancello, apparve una figura così strana, che ad Adriano pareva di conoscere, anche tramite libri di scuola. Adriano allora, a gran voce, chiamò subito Augusto, che nel frattempo, si era allontanato parecchio, dicendo: Augusto, ma dove vai, torna qui subito, che c’è un signore, che può darci delle informazioni importanti. Augusto subito si voltò e senza farselo ripetere due volte, prese subito la strada per il ritorno. Quando Augusto arrivò vicino ad Adriano, la figura, che si era messa proprio davanti a loro disse: Sapete chi sono? Ricordate cosa vi è successo? Adriano ci pensò un attimino e poi ebbe la giusta illuminazione e disse: Io ricordo che stavo in auto e a un certo punto, non mi sono sentito bene. Adesso che ci penso bene, credo che tu sia San Pietro vero? Hai tutte quelle chiavi in mano e francamente, spero di sbagliarmi, in quanto se ho detto esatto, allora sono morto è questo, è il cancello del Paradiso. Augusto, preso dal panico risponde: Ma che film hai visto oggi Adriano? Ti senti bene? Rispose Adriano: Adesso mi sento benissimo, mai avuto questa sensazione di pace assoluta. La figura, davanti a loro, giocando con tutte quelle chiavi risponde: Bravo Adriano, il tuo intuito ti guida bene e ti servirà sicuramente per il futuro. Io sono San Pietro, sono qui per decidere quale sarà il vostro futuro, qui fra le nostre belle nuvole. Se vi chiedessi: Cosa avete fatto in vita per gli altri? Nella vostra breve vita, come vi siete comportati? Avete rispettato la natura che vi circondava? E gli animali, come li avete trattati? Il vostro prossimo, l’avete aiutato nel momento del bisogno? Vedete sopra di voi, ci sono due luci per ognuno. La prima verde, se si accende questa, potrete entrare qui in paradiso, ma se la luce che si accenderà sarà rossa, allora andrete sotto terra, credo che sappiate cosa significa. Augusto, era rimasto senza parole ed era rimasto pietrificato e disse: Ma come, sono morto e non lo ricordo. Io avevo tante cose da fare, non ci posso credere. Augusto continuava a parlare da solo e cercava di mantenere la calma. Ad un certo punto, San Pietro si avvicinò ad Adriano e gli chiese: Parlami di te e Adriano, tutto intimidito e impaurito disse: Caro San Pietro, che devo dire di me, ho sempre cercato di aiutare il mio prossimo, con quel poco che avevo, spero di esserci riuscito. A questo punto, San Pietro, andò a mettersi davanti ad Augusto e gli chiese la stessa cosa: Invece tu Augusto, che cosa puoi dire? Augusto, sempre sicuro di se stesso, si avvicinò all’orecchio di San Pietro e senza farsi sentire da Adriano, gli disse: Fammi entrare in paradiso e ti farò ricco. Vedi, ho tutte le valigie piene di beni costosi, come oro e monete. San Pietro non rispose e si allontanò da loro e mentre entrambi aspettavano la decisione, Augusto disse ad Adriano: Credo che tu non abbia nessuna possibilità di entrare in Paradiso. Io invece, con tutti questi beni che posseggo, sarà un gioco da ragazzi e continuava a sorridere contro Adriano. Adriano, che aveva capito di che pasta era fatto, non gli rispose nulla, ma gli sorrideva ed Augusto, non riusciva a capire, questo comportamento strano di Adriano. Il tempo passava e i due ragazzi, continuavano a guardarsi attorno, a un certo punto, sentirono un forte rumore, provenire dietro di loro, impauriti si voltarono e videro un personaggio molto conosciuto e non credendo ai loro occhi, rimasero di stucco. Adriano subito disse: È uno scherzo o stiamo su candid camera? Augusto, non riuscì a dire nulla, in quel preciso momento, perse tutta la sua sicurezza, che fino a quel momento aveva avuto, nei confronti di Adriano. Il personaggio misterioso, si avvicinò a San Pietro e gli disse: E tu, perverso e maligno, cosa ci fai qui, davanti ai miei occhi? Ti dico subito: Allontanati dalla mia vista, essere immondo. I ragazzi rimasero esterrefatti a quelle parole e ancora Adriano disse: Scusa, noi sappiamo chi sei, ma non avremmo mai immaginato che San Pietro lo avresti trattato così. Un saluto a voi. Sono molto contento che mi avete riconosciuto e per questo dovreste anche sapere, che se ho detto queste parole, ci sarà stato un motivo e voltandosi verso San Pietro disse: Fatti riconoscere subito, essere immondo, tu Lucifero, vai via e torna da dove sei venuto. Augusto, rimase di ghiaccio e pensò: Adesso si, che sono nei guai e in quel preciso instante, Lucifero si trasformò, nella sua vera natura, come rappresentato dalle Sacre Scritture e Adriano pensò subito: Avevo proprio ragione, a non fidarmi di questo essere e allora, mentre Gesù Cristo lo invitava ad andare via, Lucifero guardò i ragazzi, specialmente Augusto e prima di andare gli disse, tutto ridendo e soddisfatto: Non preoccuparti, tra poco ci rivedremo all’Inferno. Augusto, guardò Adriano, sperando in un suo intervento a sua difesa, ma questo non accadde, anzi, Gesù prese la parole è disse: Adriano, tu sei stato capace di riconoscere quella persona malvagia, perché tu hai un cuore puro, sei una persona buona, umile e paziente e con queste doti, meriti certamente l’ingresso con me in Paradiso. Tu, invece Augusto, tu hai un solo Dio, il denaro e non hai compassione per nessuno e specialmente per il tuo prossimo. Anche da morto hai continuato a essere spavaldo, sicuro di te, con comportamenti non adatto a una persona buona e giusta e per questo, andrai da Lucifero, questo è il mio giudizio definitivo. A questo punto, il cancello del Paradiso, iniziò ad aprirsi e mentre Adriano si avviava a entrarvi, Augusto iniziò a piangere, era esasperato e a quel punto, tornò Lucifero dicendo: Andiamo, vieni con me. Augusto, guardò per l’ultima volta Adriano, con uno sguardo di pietà e compassione, così facendo, lo stesso Adriano, correndo velocemente, raggiunse Gesù e inginocchiato ai suoi piedi disse: Caro Gesù, non mandare Augusto con Lucifero. Credo che lui si è pentito molto di come si è comportato, sono certo che da qui in poi, si comporterà bene. Gesù lo guardò e disse: Ok, questa volta lo perdono e per un periodo, lo affiderò a te, sono sicuro che riuscirai a cambiarlo. Gesù, si voltò verso Augusto, lo guardò senza dirgli nulla e andò via. Lucifero, si arrabbiò molto con Adriano, ma non avrebbe potuto fare nulla, contro quel cuore nobile e onesto e così facendo, andò via, ritirandosi nelle viscere della terra. Augusto allora, visto quello che era successo, disse ad Adriano: Perché l’hai fatto, dopo tutto quello che ti ho fatto? Sei sicuro che cambierò, per essere migliore? Adriano, lo guardò e con la sua mano sinistra, che mise sul suo cuore gli disse: Sai Augusto, tu sei già cambiato! Dopo queste parole, insieme entrarono in Paradiso e tutto sembrava che andasse per il verso giusto, ma questa, è tutta un’altra storia…

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