Lo scapolare

Lo scapolare

LO SCAPOLARE DI SAN GIUSEPPE HA LA SUA PROFONDA RADICE NELLA FEDE

Lo scapolare

Lo scapolare rappresenta il segno di protezione e di fedeltà al Cuore di San Giuseppe, che desidera condurci a Dio e alla santità, ricordandoci principalmente le sue virtù: purezza, obbedienza, silenzio e umiltà, infervorandoci nella fede e nell’amore a Gesù e alla Vergine Santa. San Giuseppe difenderà coloro che useranno questo scapolare, come sua proprietà e donerà innumerevoli grazie dal Suo Cuore Castissimo a coloro che si sentiranno tentati contro la purezza, e li proteggerà contro gli attacchi del demonio.

Lo scapolare era usato come segno di devozione a san Giuseppe come protettore della Chiesa e, in particolare, come protettore del Santo Padre, in quel tempo pesantemente attaccato in Italia.

Giovanni Paolo II sottolineava, nel testo scritto in occasione dell’Anno mariano del 1987, che “nella storia della pietà si incontra la devozione a vari scapolari”. Tra le più antiche devozioni della pietà mariana è noto lo scapolare del Carmine.

“Scapolare”, che deriva da “scapola” (spalle, schiena), indica quell’indumento senza maniche e aperto sui lati che i monaci utilizzavano per ricoprire l’abito durante il lavoro, in modo da non insudiciarlo. Un facsimile lo vediamo indossato oggi anche a scopi propagandistici o di segnalazione. In ogni caso serve come segno di appartenenza o di difesa. Nell’ambito religioso ha un significato simbolico di consacrazione.

Nella storia del culto di san Giuseppe, lo scapolare è sorto per esprimere e promuovere la devozione a san Giuseppe come Protettore della Chiesa. Le notizie qui raccolte sono ricavate da B. Burkey (Pontificia Josephina) e dalla rivista Cahiers de Joséphologie (vol. XVI/2, 1968, pp.317-325). L’inizio della devozione dello scapolare di san Giuseppe non è collegato con miracoli o rivelazioni. Ha la sua profonda radice nella fede che desidera onorare san Giuseppe, ne invoca la protezione per la Chiesa e il suo potente aiuto nelle necessità personali.

Nella storia dello scapolare confluiscono due correnti parallele. Una inizia a Verona (Italia), nel 1865; l’altra nella diocesi di Saint-Claude, Francia, pochi anni dopo. Le correnti si unificano nel 1893, quando Leone XIII accoglie la petizione dei promotori di Saint-Claude per l’approvazione universale, ma specifica che la forma e il colore dello scapolare dovevano essere quelli dello scapolare veronese. A Verona, infatti, nel 1861, era stata canonicamente eretta nella chiesa di S. Nicolò la Confraternita del Cingolo di san Giuseppe, innalzata nel 1865 ad Arciconfraternita per la provincia veneta e più tardi anche per la provincia lombarda e per la Svizzera, con facoltà di aggregare a sé sodalizi dello stesso genere, che venissero eretti in dette province.

Lo scapolare era usato come segno di devozione a san Giuseppe come protettore della Chiesa e, in particolare, come protettore del Santo Padre, in quel tempo pesantemente attaccato in Italia. La corrente più forte della devozione dello scapolare fu quella di Saint-Claude, in Francia, dove il vescovo C. Marpot non solo approvò lo scapolare su richiesta delle Suore Francescane dell’Immacolata Concezione di Lonsle-Saunier, ma si impegnò attivamente nella sua promozione. I nomi più strettamente legati all’origine di questo scapolare, originariamente chiamato “lo Scapolare Bianco”, erano quelli della fondatrice di questa Comunità, Madre Maria di Gesù Schmidt, e del Padre Pier-Battista, O.F. M. Cap., di Reims. L’idea dello scapolare di san Giuseppe parti dalla devozione personale di Madre Maria di Gesù. Pensava di fare troppo poco per san Giuseppe e desiderava indossare qualche cosa per manifestargli sempre il suo amore e fiducia e meritare il suo continuo aiuto. Cominciò lei stessa, nel 1876, a portare uno speciale abitino di san Giuseppe.

Poi pregò il Padre Pier-Battista, che era un artista, di fare un disegno, con quei simboli e figure tuttora presenti nello scapolare. L’entusiasmo della Madre e l’impegno dei Cappuccini furono tali che in dieci anni furono distribuiti 110.000 scapolari. Nel 1884, il vescovo Marpot, in udienza dal papa Leone XIII, gliene chiese l’approvazione e in seguito contattò Padre Bernardo di Andermatr, generale dei Cappuccini, chiedendogli di interessarsi per l’approvazione formale. Nel 1891, il Card. Foulon chiese al Santo Padre di dare all’ordine dei Cappuccini l’incarico dì promuovere lo scapolare di san Giuseppe. Altri prelati in Francia, Svizzera ed Austria fecero altrettanto. II 18 aprile 1893, papa Leone XIII approvava e confermava il decreto della Sacra Congregazione dei Riti.

La benedizione dello scapolare di san Giuseppe si trova nel Rituale Romano (Titolo IX, cap. XI, nr.25). I tre colori dello scapolare significano le tre principali virtù di san Giuseppe: l’umiltà (porpora), la giustizia (oro o giallo) e la purezza (bianco). Portando lo scapolare, il fedele è così richiamato a onorare san Giuseppe e ad impegnarsi nella pratica di queste virtù. (La santa crociata in onore di San Giuseppe)

Informazioni per portare lo Scapolare di San Giuseppe

Per l’imposizione dello Scapolare di San Giuseppe, si deve pregare per il mese precedente il Sacro Manto di San Giuseppe in ricordo dei trenta anni di vita vissuti da San Giuseppe con Gesù Cristo, Figlio di Dio.

Il fedele deve confessarsi, partecipare alla Santa Messa e ricevere la Santa Comunione.

Lo scapolare dovrà essere benedetto da un sacerdote e usato con fede e devozione, imitando San Giuseppe e le sue virtù, onorando e aiutando i più bisognosi e gli afflitti.

Chi indossa lo scapolare deve diffondere la sua devozione affinché molti possano godere dei benefici delle grazie che sgorgano dal suo Cuore Castissimo, negli ultimi tempi sopra tutta l’umanità.

I fedeli devono sempre ricordare le promesse di San Giuseppe e meditarle, poiché le promesse del suo Cuore Castissimo ci aiuteranno a capire la grande misericordia di Dio per l’umanità, che ha riempito il cuore di San Giuseppe con tante virtù e benedizioni donandogli il potere di aiutarci nei momenti più difficili e per le nostre necessità.

La celebrazione dell’imposizione dello scapolare sia fatta nelle feste di San Giuseppe: 19 marzo e 1 maggio, o nella festa del suo Cuore Castissimo o nel primo mercoledì del mese.

Preghiera e benedizione dello scapolare di San Giuseppe

Il sacerdote con le braccia alzate al cielo pronuncia questa preghiera di benedizione:

“O Dio autore e fonte di ogni santità, che chiami alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità coloro che hai fatto nascere dall’acqua e dallo Spirito Santo, guarda con benevolenza coloro che stanno per ricevere devotamente lo Scapolare di San Giuseppe che porteranno con devozione e rispetto come segno della loro offerta al Cuore Castissimo e Verginale di San Giuseppe.

Fa che loro si lascino guidare ed amare da San Giuseppe imitando le sue virtù e perfezioni, siano protetti contro gli attacchi del demonio, siano rinvigoriti nella fede e nell’amore al Sacro Cuore di Gesù, al Cuore Immacolato di Maria e al Cuore Castissimo di San Giuseppe.

Ottengano la grazia di arrivare alla perfezione d’amore e alla perfetta santità come quella raggiunta da San Giuseppe in vita, per la gloria della Santissima Trinità, per Cristo Nostro Signore. Amen

(Segue l’aspersione con l’acqua santa)

Formula di imposizione dello scapolare

Il sacerdote impone lo scapolare ad ognuno dei fedeli dicendo:

Sacerdote: Ricevi questo scapolare segno del Manto protettore di san Giuseppe: il suo Cuore Castissimo e Verginale ti protegga da ogni male e pericolo, ti protegga nella purezza dell’anima e del corpo e ti conceda tutta la grazia divina per l’eternità.

Assemblea: Amen

Sacerdote: Cuore Castissimo di San Giuseppe

Assemblea: Sii il custode della nostra famiglia

Sacerdote: Gesù, Maria e Giuseppe

Assemblea: Salvate le anime

Se necessario il sacerdote può dire in un’unica volta la formula di imposizione dello scapolare per tutti i fedeli presenti e l’assemblea risponde insieme.

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