Giovanni 14,27-31
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate. Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco. Alzatevi, andiamo via di qui”.
PACE A VOI. Con diversi conflitti alle porte del nostro Paese è difficile parlare di pace. Dopo i due conflitti del secolo scorso e la tremenda esperienza che ha vissuto il popolo ebreo sembrava che la via della concordia tra i vari paesi, pur con tutte le complessità delle varie situazioni, fosse la strada di non ritorno. La pace, così tanto agognata, frutto della giustizia, come scrive il profeta Isaia, resta una chimera. Eppure, le parole che Gesù ci propone in questo brano del Vangelo ci devono incoraggiare verso questa direzione. Certo la sua pace è una pace diversa da quella terrena. Essa può essere effimera, condizionata dalla volubilità dell’uomo che spesso è incattivito dall’egoismo e dall’odio ma la pace di Gesù è quella che viene da Dio, che dona sicurezza e gioia intensa. Gesù aiutaci ad avere un cuore pacificato capace di accogliere l’altro.
Felice giornata a tutti
Le sorelle Clarisse (del 9 maggio 2023)